Villanovaforru e Masullas: cosa vedere
Partiamo da Assemini per un itinerario alla scoperta di Villanovaforru e Masullas. Questi due comuni si trovano a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro e ti riserveranno parecchie sorprese. Da Assemini sono facilmente raggiungibili, la prima tappa, Villanovaforru, dista solo 40 minuti di viaggio in auto, mentre Masullas ne dista 46.
Pur essendo a pochi chilomteri di distanza questi due comuni fanno parte di due province diverse: Villanovaforru fa parte della provincia del sud Sardegna mentre Masullas della provincia di Oristano. Ciò che le accomuna è il fatto di appartenere entrambe alla subregione geografica della Marmilla.
Villanovaforru
Villanovaforru è un piccolo paese di poco più di 600 abitanti conosciuto per lo più per il Parco-Museo Genna Maria. È situato a circa 400m s.l.m. e regala una splendida vista, soprattutto dal nuraghe Genna Maria che è posizionato leggermente più in alto rispetto al paese. Da lassù si ha una vista a 360° da cui si può ammirare il Golfo di Oristano, quello di Cagliari, la pianura del Campidano, le Giare e il massiccio montuoso del Gennargentu.
Villanovaforru fu fondato nel Seicento, sotto la dominazione spagnola, ed è caratterizzato tutt’intorno da boschi di Leccio in cui è possibile fare dei pic-nic in mezzo alla natura. Il centro storico conserva ancora i caratteristici portali in legno e qualche anno fa è stato abbellito da murales incentrati sulle favole, molto belli da vedere. Sono raffigurate le favole di “Alice nel paese delle meraviglie” e “Pinocchio”.
Nel centro storico troverai anche il Museo Civico Archeologico Genna Maria, allestito in quello che un tempo era un’elegante palazzina ottocentesca, sede del monte granatico, antico deposito frumentario. Al suo interno troverai i reperti rinvenuti duranti gli scavi archeologici del nuraghe Genna Maria e i ritrovamenti di altri siti della Marmilla, riferibili ad un periodo di tempo che va dal Neolitico all’età Bizantina.
Villanovaforru e il nuraghe Genna Maria
Il Nuraghe Genna Maria è situato sulla sommità di una collina a 408m s.l.m., all’interno di un parco alberato, in cui sono presenti due tavoli da pic-nic e dei giochi per bambini. Il complesso nuragico è datato all’età del Bronzo (XV-XVI sec. a.C.) ed è caratterizzato da un torrione centrale e da un antemurale turrito. Si è stimato che in origine il torrione centrale doveva essere alto circa 10 metri, mentre le torri laterali dai 6 agli 8 metri.
Nel 1000 a.C. il nuraghe di Genna Maria è stato abbandonato, parte del nuraghe e delle torri sono crollate e viene smantellato l’antemurale. Nell’età del Ferro viene costruito un nuovo villaggio fatto stavolta di case a corte centrale con tetto in legno, frasche e argilla per impermeabilizzare, non si usano più le classiche capanne. Grazie agli scavi archeologici sono stati trovati resti di un incendio che ha sepolto reperti di uso quotidiano, ciò ha permesso di capire com’era la vita in queste case.
La guida che ci ha accompagnato ci ha spiegato le diverse tipologie di reperti ritrovati in ogni stanza e quindi la possibile destinazione d’uso di ognuna. A beve inizieranno nuovi scavi archeologici che ci permetteranno di scoprire di più su questo villaggio.
Mega Pillow Su Corongiu de Fanari
Partendo da Villanovaforru ti consiglio di prendere la SP5 e la SP46, proseguendo poi per la circonvallazione Gonnostramatza-Gonnoscodina, continui lungo la strada consortile di collegamento e infine prendi la SP44.
Ti ho consigliato questa strada perchè da qui potrai vedere il monumento naturale chiamato Mega Pillow Su Corongiu de Fanari. Puoi fermarti nello spiazzo che troverai nella SP44, poco prima di arrivare a Masullas. Questo monumento si è formato 20 milioni di anni fa e si chiama così per via delle sue origini geologiche. La lava detta “a pillow”, cioè a cuscino, si forma da eruzioni sottomarine che, raffreddandisi velocemente a contatto con l’acqua marina, formano dei blocchi che ricordano la forma dei cuscini.
Il Mega Pillow Su Corongiu de Fanari è un monumento straordinario, lungo 12 metri e alto 8, è uno dei più grandi al mondo. In genere questi cuscini di lava hanno una dimensione di 1m-1,5m circa. Proseguendo lungo questa strada arriverai a Masullas.
Masullas: Geo Museo Monte Arci
Masullas è un piccolo centro con poco più di 1000 abitanti, situato in provincia di Oristano. Qui ti consiglio di visitare il Geo Museo Monte Arci, allestito all’interno del convento secentesco dei Frati Cappuccini di Masullas. Insieme al convento fu edificata anche la Chiesa di San Francesco, situata proprio di fianco. Io non sono riuscita a visitarla perchè l’ho trovata chiusa ma se hai la possibilità ti consiglio di vederla. All’interno troverai opere di pregio che sicuramente meritano di essere viste.
Il Geo Museo Monte Arci è un museo che consiglio con grande piacere perchè è ben organizzato e molto interessante da vedere. Grazie ai 400 reperti geologici conservati al suo interno conoscerai meglio la storia geologica della Sardegna. Si parte da un discorso generale sulla Sardegna per poi addentrarsi su quella di monte Arci, vulcano che ha dato origine all’ossidiana. La guida che ci ha accompagnato ha reso il percorso semplice e interessante anche per il mio bambino di 6 anni che si è entusiasmato alla vista di minerali e fossili.
All’interno del museo non solo reperti ma anche filmati e ricostruzioni 3D per capire meglio come erano il clima e la vita 20 milioni di anni fa. È stato molto interessante e particolare l’esperienza nella sala Flù. La sua particolarità è che viene oscurata per mostrare la fluorescenza dei minerali con l’aiuto delle luci Wood, molto suggestivo.
Cos’altro puoi vedere a Masullas
A Masullas puoi visitare anche il museo “I cavalieri delle colline” e il Museo di Storia Naturale Aquilegia, di cui ti parlerò meglio in un altro post. Il primo racconta la storia dell’aristocrazia rurale attraverso opere artistiche come armi, documenti, costumi e libri. Nel secondo potrai vedere minerali provenienti dalle miniere della Sardegna e diversi fossili. Inizialmente era ubicato ad Assemini, poi è stato trasferito in diverse sedi, fino ad arrivare a Masullas. Al centro del paese vedrai anche la splendida Chiesa romanica di San Leonardo, costruita agli inizi del XII secolo. Immancabile anche una visita guidata al Parco di Monte Arci, il più grande giacimento di ossidiana in Sardegna. La Marmilla è un territorio ricco di siti culturali, attraverso le mie escursioni spero di aiutarti a conoscerlo meglio.
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