Villaggio Normann, Sardegna
Oggi ti porto con me al Villaggio Normann, un ex villaggio minerario a Bindua, frazione di Iglesias, nella Sardegna sud-occidentale. Per arrivarci percorreremo una parte della vecchia strada ferrata delle Ferrovie Meridionali Sarde che da Bindua portava a Gonnesa.
Anzichè proseguire per il paese prenderemo il sentiero 515 che passa in mezzo al bosco. Il percorso ciclo-pedonale Bindua-Gonnesa fa parte del cammino minerario di Santa Barbara inaugurato lo scorso ottobre. Questo tratto è l’ultima tappa del cammino ed è grazie a loro che è stato reso sicuro e percorribile.
In Sardegna abbiamo tante realtà interessanti, oltre i chilometri di spiagge abbiamo bellissime grotte, boschi, cascate, siti archeologici, miniere, villaggi minerari e tanto altro. Per idee su escursioni alla scoperta del territorio sardo abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta, sia piccoli percorsi di pochi km che percorsi più impegnativi.
Su About Assemini and more troverai più che altro facili percorsi perchè per quelli più complessi consiglio sempre di affidarsi a guide escursionistiche abilitate.
Nel percorso che ti propongo oggi verso il Villaggio Normann abbiamo un mix di elementi molto interessanti: la memoria storica dell’epopea mineraria iglesiente, il bosco, le vecchie strutture dell’ex villaggio minerario e un punto panoramico bellissimo con vista mare.
Per arrivare a Bindua da Assemini basta prendere la SS 130 Iglesiente e proseguire poi lungo la SS 126, si arriva in 35 minuti circa.
Antica strada ferrata delle Ferrovie Meridionali Sarde
Per tanti anni la ferrovia che da Iglesias portava a Gonnesa ha trasportato tantissime persone nonchè merci. Dopo lo smantellamento avvenuto nel 1974 è stata dimenticata e solo da una decina di anni a questa parte si è pensato ad un progetto di recupero. Questo antico tracciato è molto bello da percorrere ma è importante anche dal punto di vista della memoria storica, per ricordare l’epopea mineraria che ha caratterizzato tutto l’iglesiente.
La Società delle Ferrovie Meridionali Sarde fu costituita alla fine del 1914 e l’anno successivo ottenne la concessione per la costruzione e per l’esercizio di una ferrovia a scartamento ridotto da Siliqua a Calasetta con diramazione da Palmas Suergiu ad Iglesias. Per iniziare i lavori si dovette però aspettare la fine della Grande Guerra e la ripresa economica. Nel 1923 iniziarono i primi lavori e nel 1926 si aprirono i primi due tronconi ferroviari. Inizialmente viaggiavano 8 locomotive a vapore Breda, sostituite poi da 4 automotrici Fiat ALn a motore termico. Queste ultime vennero successivamente e momentaneamente messe da parte per la mancanza di combustibile e venne ripresa la trazione a vapore.
La Società lavorò in quegli anni con diverse difficoltà da affrontare e pur avendo ottimi numeri per quanto riguarda i traffici di passeggeri e merci fu commissionata nel 1955. Alla fine degli anni Sessanta con la gestione governativa si iniziarono a chiudere alcuni tratti della ferrovia fino alla chiusura definitiva nel 1974.
Percorso verso il Villaggio Normann
Per percorrere la vecchia strada ferrata si parte dal vecchio ponte di Bindua, all’incrocio della strada per Monte Agruxiau. Trovi diversi parcheggi a partire dal bar di Bindua che si vede dalla SS 126. Il vecchio ponte è poco più in là, sulla destra.
Lungo il sentiero troverai diversi pannelli esplicativi del cammino minerario di Santa Barbara con diverse informazioni sui percorsi. Il primo tratto del percorso costeggia la SS 126, una delle strade più antiche della Sardegna, e la macchia mediterranea pian piano inizia a prendere il sopravvento sull’antropizzazione. Sulla sinistra il Monte di San Giovanni e lungo il sentiero le prime piante di Corbezzolo, Querce da Sughero, Mirto e Cisto. Dopo la prima galleria si inizia a vedere la ciminiera di Pozzo Baccarini che svetta su Monte Scorra.
Qui la segnaletica ti indica altri percorsi, noi abbiamo fatto delle piccole deviazioni per vedere Pozzo Baccarini e Funtana Coperta. Siamo poi tornati sulla vecchia strada ferrata e percorso la seconda galleria. Poco più avanti puoi decidere se proseguire verso Gonnesa continuando lungo la vecchia strada ferrata o girare a sinistra verso il Villaggio Normann (percorso 515).
Il sentiero percorso fin’ora è tutto in pianura ma svoltando lungo il 515 inizia la salita con un dislivello importante nel primo tratto. Salendo e camminando in mezzo al bosco si arriva ad un’altra diramazione segnalata che indica le sorgenti Normann a 130 m. La segnaletica ti indica il belvedere a destra, la Laveria Vecchia e la Miniera a San Giovanni a sinistra, noi abbiamo proseguito lungo il sentiero 515 verso il Villaggio Normann. Da qui in poi si inizia a scorgere la pineta che circonda l’ex villaggio minerario e salendo anche le prime strutture.
Pozzo Baccarini
Mi soffermo un attimo su Pozzo Baccarini perchè ha una storia molto particolare ed interessante. La Società Monteponi iniziò gli scavi della Galleria Umberto I nel 1880 e contemporaneamente anche dei pozzi lungo la sua direttrice: Baccarini, Cattaneo e Ceramica. Siamo alla fine dell’Ottocento e per quell’epoca era un sito all’avanguardia, fu infatti uno dei primi luoghi in Italia che venne provvista di energia elettrica nel 1881.
Nel 1941, durante la seconda Guerra Mondiale, la Galleria Pellegrini du dotata di 6 nicchie che vennero riempite di 270 kg di tritolo in ogni nicchia. L’interruzione minata fu realizzata per bloccare i mezzi americani quando si sparse la falsa notizia che gli alleati sarebbero sbarcati in Sardegna.
Un’altra particolarità della storia di questo sito è che è stata acquistata su eBay da un privato, Renato Tocco. Appassionato di storia mineraria, Renato, ha ripulito il sito e ne ha ricostruito la storia con lo scopo di valorizzare questo importante sito.
Villaggio Normann
Il Villaggio minerario Normann in realtà non è un villaggio abbandonato ma in mezzo ai resti delle vecchie strutture ci sono una ventina di case ancora abitate. L’Ingegnere inglese Edward Normann fondò e diresse il villaggio per circa 10 anni e da lui prese il nome.
Fu costruito per ospitare il direttore e gli impiegati della miniera di San Giovanni. Tra le vecchie costruzioni spicca sicuramente Villa Stefani (la casa del direttore), la foresteria e lo spaccio. I residenti del villaggio si sono riuniti in un’associazione per valorizzare non solo Normann ma tanti altri villaggi minerari sardi. Il Villaggio è circondato da una bella pineta che rende la passeggiata ancora più piacevole.
Nella strada che porta al belvedere troverai sulla sinistra un muro in cui è stato realizzato un bel murales per il progetto “Normann Custodi del futuro“. I bambini delle scuole primarie di Iglesias hanno raccolto e catalogato le erbe e le piante spontanee che li hanno colpiti per poi riprodurli in un bel murales. Un muro in cui prima erano presenti scritte e pasticci è stato trasformato nell’Erbario di Normann, davvero un bel progetto.
Dopo ti consiglio di proseguire e raggiungere il belvedere Normann, secondo me uno dei punti panoramici più belli della Sardegna sud-occidentale insieme al belvedere di Nebida. Qui troverai due panche dove sederti e goderti il panorama sul Golfo del Leone, al tramonto dev’essere ancora più suggestivo.
Da qui puoi scegliere se ripercorrere la strada che hai fatto all’andata oppure proseguire verso Gonnesa o verso la miniera di San Giovanni. A te la scelta. Io ci tornerò sicuramente per percorrere anche gli altri sentieri.
Villaggio Minerario Asproni
Se sei un appassionato di villaggi minerari sappi che sul monte San Giovanni è presente anche un altro bel villaggio minerario (abbandonato), il Villaggio Asproni. Clicca nel link per saperne di più.