Chiesa di Sant’Andrea ad Assemini
La chiesa di Sant’Andrea ad Assemini è stata costruita nel XVII secolo, un tempo era campestre ma oggi è inglobata nella città, più precisamente all’ingresso di Assemini. Il primo documento che attesta la costruzione della chiesa è della Diocesi di Cagliari del 13 maggio 1644. Viene nominato il capostipite della famiglia nobile degli Orrù, Juannottu Orrù, che dirige i lavori e chiede una dilazione di 6 mesi per completare la costruzione della chiesa perché si trova in stato di povertà. Da un altro documento sappiamo che nel 1669 la chiesa è terminata.
All’interno è’ caratterizzata da un’unica aula affiancata sulla sinistra da una piccola cappella. La facciata della chiesa di Sant’Andrea ad Assemini è a capanna con campanile a vela in cui è collocata una croce metallica. Il portale ligneo è caratterizzato da un arco a tutto sesto sorretto da due piedritti monolitici, la centina è lavorata a scanalature su cui spicca un’iscrizione non ancora decifrata e ormai poco leggibile.
L’ingresso è preceduto da un loggiato tipico delle chiese campestri campidanesi, costruito tra il secondo e il terzo decennio del Novecento voluto dalla famiglia Sanna/Scalas. Il loggiato ha una copertura lignea coperto da tegole, sorretto da 5 colonne in stile neoclassico. In seguito agli ultimi lavori di restauro sono restate 4 colonne.
Alla fine degli anni Sessanta si smise di organizzare la festa in onore di Sant’Andrea. Nel 1984 nacque un comitato per organizzare nuovamente la festa. Nel 1990 il comitato lasciò spazio all’Associazione Sant’Andrea che riprese la tradizione di organizzare la sagra del pesce in onore del patrono dei pescatori, si festeggia la terza domenica di settembre. Sant’Andrea è molto caro agli asseminesi per l’antica tradizione della pesca nella laguna di Santa Gilla.
Chiesa di Sant’Andrea e casa campidanese
La chiesa di Sant’Andrea si trova nell’omonima piazza in cui è presente la casa campidanese costruita dai soci dell’Associazione Sant’Andrea. La casa è stata realizzata sul modello antico, tipico del campidano, con mattoni crudi di terra argillosa misti a paglia ed essicati al sole (làdiri).
All’esterno della casa non manca il cortile il cui accesso è caratterizzato dal classico arco a tutto sesto. Sopra l’arco è posizionato il cavalluccio in ceramica, tipico della tradizione asseminese.