La casa dei centenari, Assemini
La vigilia di Natale sono stata alla casa dei Centenari di Assemini, la conoscete? Ne avevo già parlato sui social a proposito della mostra d’arte organizzata da Francesco Cau e per il bellissimo presepe allestito da Carmelo e Rosalba.
La casa dei Centenari ha una storia affascinante e ricca di aneddoti, con dei bellissimi pavimenti d’epoca, vecchie foto appese alle pareti, antichi arredi e abiti di un tempo in mostra. Questa casa campidanese costruita nella seconda metà dell’Ottocento si trova nel centro storico di Assemini, a pochi passi dalla Chiesa di San Pietro. I suoi proprietari erano Giulio Nioi e Annetta Scalas, due centenari di Assemini. Oggi la casa è di proprietà del figlio Carmelo Nioi e di sua moglie Rosalba Murgia.
Il giorno della vigilia di Natale sono andata alla casa dei Centenari per vedere il bellissimo presepe di cui avevo sentito parlare e ho avuto l’occasione di intrattenermi con Carmelo e Rosalba. Due persone con un grande cuore e di una gentilezza unica, ci hanno mostrato la casa e parlato della loro famiglia. La loro storia racconta uno spaccato di vita lunga più di un secolo. Una testimonianza importante per ricordare i cambiamenti che si sono succeduti nella società e ad Assemini.
La casa campidanese in Sardegna
La casa campidanese è tipica, come dice il nome stesso, del campidano, vasta pianura nella Sardegna sud-occidentale. Era costruita in làdiri, mattoni di fango e paglia essicati al sole, un materiale ecosostenibile e ottimo isolante termico. Le abitazioni in làdiri sono caratterizzate da un grande cortile antistante la casa e un portone d’ingresso in legno o ferro con un arco a tutto sesto.
La casa campidanese ha delle caratteristiche che richiamano quelle delle haciendas dell’America latina, influenza da riferire alla dominazione spagnola nell’isola. La maggior parte delle case campidanesi era costituita da due piani: il piano terra era destinato all’abitazione mentre nel piano superiore si ricavavano delle stanze per conservare il raccolto e le provviste. La casa era solitamente anticipata da un loggiato, chiamato in sardo “sa lolla“, in cui si praticavano tutte le attività giornaliere.
La storia della casa dei Centenari
La casa dei Centenari nasce nell’Ottocento, quando il bisnonno di Carmelo decide di costruire questa casa campidanese per sè e per la propria famiglia. Non si ha notizia certa sulla data di costruzione, un tempo non c’era tutta questa burocrazia e le case si costruivano pian piano, magari aggiungendo qualche stanza alla volta. Quando venne a mancare il bisnonno di Carmelo la casa andò al figlio Giulio, anche lui a sua volta si sposò e fece crescere la sua famiglia in questa casa.
Il cortile
Entrando dal grande portale campidanese si accede al cortile antistante in cui si possono ammirare vecchi attrezzi da lavoro agricolo e altri oggetti. Ruote dei carri, un bellissimo pozzo e un forno a legna per la cottura della Panada e del pane fatto in casa ti portano indietro nel tempo. Carmelo tra le altre cose ha recuperato e restaurato anche la finestra in legno di una bottega in cui andava da piccolo ad acquistare generi alimentari. Ogni oggetto di questa casa ha una storia da raccontare.
Nel cortile di casa c’erano maiali per la carne e cavalli per spostarsi e andare nei campi. In quegli anni la vita era diversa, i bambini già da piccoli imparavano a fare alcuni lavori e in casa si autoproduceva tutto ciò che poteva servire.
Nelle case campidanesi non c’era il bagno, generalmente c’era quello che in sardo veniva chiamato “su muntronaxiu“. Questo non era altro che un angolo del cortile in cui si facevano i propri bisogni fisiologici e in cui venivano buttati anche quelli degli animali.
Nelle case più abbienti c’era invece “su comudu“, una sorta di water costruito a mano, posto in un angolo del cortile. È difficile da trovare nelle case campidanesi perchè in genere durante i lavori di restauro vengono distrutti. Nella casa dei Centenari invece è ancora presente e rappresenta una vera e propria testimonianza della vita fino agli anni ’50-’60.
La casa
La casa conserva il suo spirito originale, è costruita in làdiri e i pavimenti sono caratterizzati dalle classiche cementine con motivi geometrici o floreali, ogni stanza con un motivo diverso.
Entrando nel soggiorno è impossibile non notare i disegni che arricchiscono le pareti. Sono dei disegni floreali molto particolari che non avevo mai visto e ho chiesto al signor Nioi se fossero originali della casa. La risposta mi ha stupito perchè racconta un’altra bella storia di famiglia. In seguito al matrimonio di Giulio e Annetta, i due ospitarono nella propria casa un soldato, questo, per ricambiare la generosità della coppia volle decorare le pareti con questi bei disegni.
La casa è una vera e propria casa-museo in cui sono esposti tanti oggetti di uso quotidiano e attrezzi da lavoro. Sulla destra, vicino al forno a legna, c’è l’ingresso della cucina, allestita con la tavola apparecchiata, su parastaggiu (piattaia), i classici cesti appesi alle pareti e tutto ciò che si poteva vedere nelle cucine di un tempo. Entrando in questa stanza sembra davvero di tornare indietro nel tempo e di entrare nella classica cucina dei nonni.
Nel piano di sopra ci sono delle stanze che erano destinate alla conservazione dei cereali. Carmelo sta lavorando per poterle restaurare e mostrare prossimamente. Recentemente ha finito di restautare una delle stanza da letto con un bellissimo letto matrimoniale in ferro.
Le mostre
La casa dei Centenari ospita ogni tanto qualche mostra. A Settembre ho potuto vedere la mostra di pittura, scultura e poesia organizzata dall’artista Francesco Cau. A Natale invece Carmelo e Rosalba hanno ospitato una mostra di presepi tra cui quello realizzato da loro con l’acqua che scorre lungo il fiumiciattolo e l’asinello che gira intorno a “sa moba”. Tra i bellissimi presepi anche alcune opere di pregio come la scultura lignea della Natività dell’artista Paolo Demuru o le tele naïf sulla Natività e di scultura e pittura polimaterica “La ricerca dell’infinito” di Francesco Cau.
Visitare la casa dei Centenari
La casa dei Centenari si trova in via Trieste n°52. Carmelo e Rosalba aprono il grande portone tutti i pomeriggi per accogliere i visitatori. Seguimi per restare aggiornato su Assemini e sulle escursioni che puoi fare in Sardegna.