Don Chisciotte in mostra, Assemini
Don Chisciotte in mostra ad Assemini, un personaggio importante quello scelto da Francesco Cau per la nuova mostra temporanea al Vecchio Municipio. Sabato 22 Novembre 2022 c’è stata l’inaugurazione della nuova collettiva di pittura, scultura e poesia, visitabile fino a domenica 30 Novembre. Puoi visitarla nei giorni feriali dalle 17:00 alle 20:00, il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00.
Questo interessantissimo personaggio è stato scelto da Francesco Cau come tema principale della mostra perchè legato al suo racconto inedito: “L’uomo che conobbe Don Chisciotte”. Un racconto a cui sono particolarmente affezionata perchè ho lavorato alla redazione del testo e alla recensione che troverete nella copertina posteriore.
Don Chisciotte in mostra: pittura
Orlando Tocco, pittore selargino molto attivo, abbiamo imparato a conoscerlo nelle altre mostre al Vecchio Municipio. Pittore autodidatta il cui talento è visibile al primo sguardo delle sue opere. Nella sua rivisitazione del Don Chisciotte notiamo subito la tecnica ad “olio”, da lui sempre utilizzata per catturare lo spettatore grazie alla resa cromatica. In quest’opera possiamo notare anche l’influenza rinascimentale, spesso presente nelle sue raffigurazioni.
Luigi Porrà LuPo Arte, lo contraddistingue uno stile pop influenzato dall’arte näif e dal mondo dei fumetti. Le sue opere ti trasportano in un mondo fantastico in cui tutto può succedere. Nella sua rivisitazione Don Chisciotte ha la faccia di un gatto ma mantiene un portamento fiero da nobile cavaliere in sella al suo maestoso Ronzinante.
Gian Paolo Murgia, artista autodidatta di Villacidro. Usa tecniche e materiali diversi. Nelle sue opere notiamo la sua capacità di usare colori e ombre per creare profondità e allo stesso tempo far emergere i suoi soggetti. La sua rivisitazione del Don Chisciotte è caratterizzata, come altre opere, da linee che sottolineano una staticità del qui e ora. Cattura il momento presente trasmettendo la quiete prima della tempesta.
Antonello Pirastru, pittore asseminese, appassionato di quest’arte già in giovane età. Le opere che abbiamo avuto modo di vedere nelle altre mostre erano caratterizzate da primi piani con sguardi intensi e penetranti. In quest’opera invece l’artista sceglie di raffigurare i due personaggi nella loro interezza, con pennellate che non lasciano spazio alla percezione dei loro sguardi o di altri dettagli. Le due figure sono rappresentate su uno sfondo luminoso che dà la sensazione di una giornata estiva molto assolata, idea rafforzata dall’uso delle ombre sui due uomini.
Massimo MAP Piga, autodidatta nato ad Iglesias. Nel suo Don Chisciotte prevale la vena umoristica, tipica del suo stile. Anche lui sceglie di mettere la Sardegna nella sua versione ironica, con i personaggi vestiti in costume tipico sardo e il nuraghe sullo sfondo a mo’ di mulino. Con quest’opera ha vinto il 3° premio della giuria.
Mario Selloni, nuorese appassionato di pittura e scultura sin da giovane età. Ama dipingere temi tratti dalla natura come la campagna a cui lui è molto legato. In quest’opera utilizza la densità del colore per creare un effetto incisivo. Don Chisciotte, personaggio principale, è enfatizzato nella sua grandezza rispetto a Sancho Panza. Quest’ultimo è rappresentato in maniera marginale, più piccolo e raffigurato nell’angolo. Quest’opera ha vinto il 2° premio della giuria.
Yasmin Sherry, asseminese di origini libane. In altre opere abbiamo visto la sua capacità di ritrarre dettagli femminili creando una contrapposizione tra forza e delicatezza. Per questa mostra l’artista ha deciso di rappresentare Dulcinea, l’amata di Don Chisciotte, secondo il suo stile. L’ha fatto rappresentando dei dettagli come la bocca, il mento, il collo e la spalla dandogli carattere e sensibilità femminili.
Paolo Laconi, artista cagliaritano, è noto per le sue opere in cui fa emergere sempre la sua Sardegna. I volti dei suoi personaggi ricordano le maschere tipiche sarde. In quest’opera ha scelto di rappresentare i due personaggi vestiti in costume sardo con la pavoncella nel cielo, altro simbolo della nostra terra. Le sue scene sono sempre cariche di pace e tranquillità. Con quest’opera Paolo Laconi ha vinto il 1° premio della giuria.
Olga Melnyk, di origini ucraine, vive da diversi anni in Sardegna. Le sue opere sono caratterizzate da pennellate di colore che creano un’istantanea. In quest’opera ha rappresentato Dulcinea con la stessa tecnica che la contraddistingue, creando un immagine carica di colore ed espressione.
Marisa Medda, artista che vive a Elmas, ho avuto modo di presentartela già negli articoli delle altre mostre al Vecchio Municipio. Pittrice, litografa e artista incisore di grande talento. In quest’opera è riuscita ad enfatizzare la figura di Dulcinea dandole un’anima. Attraverso l’utilizzo dei diversi colori riesce a farci percepire le emozioni contrastanti del suo soggetto, portandoci nella sua interiorità più profonda.
Bernardetta Olla, artista di Quartu Sant’Elena. La sensibilità di quest’opera è qualcosa di disarmante. Attraverso la delicatezza dei suoi tratti l’artista è riuscita a trasmettere tante emozioni insieme. Il volto del suo Don Chisciotte, attraverso lo sguardo e i lineamenti del viso, comunica un senso di tristezza, malinconia e rassegnazione.
Roberta Bruno, nata a Milano ma sarda di adozione. Il suo Don Chisciotte è molto diverso da tutte le altre opere presenti nella mostra, usa colori scuri, tetri. Con la sua scelta stilistica è come se volesse rappresentare l’anima di Don Chisciotte più del personaggio stesso, per farci vedere oltre il suo aspetto.
Francesco Cau, intagliatore, scultore e pittore asseminese con la passione per la poesia. È un’artista molto attivo sia nella produzione che nell’organizzazione delle mostre. Sin da bambino manifesta la sua passione per la lavorazione del legno con radici di alberi e pezzi di legno trovati qua e là. Ama scolpire animali e tra le opere esposte in questa mostra non poteva mancare la sua versione di Ronzinante, il cavallo di Don Chisciotte. Insieme a lui le bellissime sculture in legno di Don Chisciotte e Sancho Panza e le rappresentazioni pittoriche con il suo inconfondibile stile.
Tino Cavagnoli, molto attivo nella pittura dal 2011, anno in cui si trasferisce in Sardegna. Artista molto espressivo, nelle sue opere cattura i suoi personaggi come fossero istantanee. Il suo Don Chisciotte è rappresentato attraverso pennellate di colore che ne esaltano l’intensità, con la bocca serrata e lo sguardo concentrato sul suo prossimo obiettivo.
Vilma Deplano, originaria di Ussassai e vive a Sinnai. Si è avvicinata alla pittura sin da piccola, ha frequentato diverse scuole private di disegno e pittura, anche con tecniche miste. Per lei l’arte è un qualcosa che non deve stare sempre nello stesso punto ma deve evolversi. La sua rappresentazione del Don Chisciotte ha dei colori molto intensi. Ronzinante è rappresentato mentre è al passo dandoci la percezione del movimento.
Anna Maria Massani, nata in provincia di Rieti ma ha sempre vissuto a Roma. Inizialmente si è avvicinata alla pittura da autodidatta ma in seguito ha approfondito quest’arte attraverso dei corsi. Per le sue opere usa diversi materiali, dalla tela alla tavola, dalla porcellana alla ceramica e al tessuto. Ha partecipato a diverse mostre d’arte, sia personali che collettive. Il suo Don Chisciotte è rappresentato sopra il suo fedele Ronzinante, con i mulini a vento alle spalle e in cerca della prossima avventura.
Luciano Arrius, pittore autodidatta di Fluminimaggiore. Inizia ad approcciarsi alla pittura con la tecnica dell’acquerello, successivamente passa alla tecnica dei colori a olio a cui si appassiona. Le sue opere sono caratterizzate da spatolate veloci di colore che formano i soggetti da lui rappresentati. Attraverso il colore è riuscito in quest’opera a evidenziare il movimento delle pale dei mulini, il movimento dell’erba tra il vento e il movimento dei cavalli attraverso la polvere tra gli zoccoli.
Lorenzo Cuccuru, artista autodidatta di Carbonia. Nelle sue opere notiamo spesso la tecnica dell’olio a spatola, da lui prediletta. Nella sua originalissima rappresentazione notiamo in primo piano Don Chisciotte, alle sue spalle un mondo fantastico fatto di creature immaginarie, tra cui due draghi e un ippogrifo che attaccano dei cavalieri.
Don Chisciotte in mostra: scultura
Vincenzo Montis, scultore, esegue lavori in ferro e su pietra. La sua bellissima rappresentazione ha vinto il premio della giuria.
Poesia
Franco Carta, Veronica Scano, Fernanda Pinna, Pietro Davide Talmassos e Alessandra Sorcinelli hanno partecipato alla mostra con le loro poesie. Franco Carta e Alessandra Sorcinelli hanno vinto il 1° premio, Fernanda Pinna e Pietro Davide Talmassos il 2° e Veronica Scano il 3°.
“L’uomo che conobbe Don Chisciotte”
“L’uomo che conobbe Don Chisciotte” di Francesco Cau è un racconto che trae ispirazione dal celebre personaggio del romanzo di Miguel de Cervantes, rivisitato dall’autore con diversi cenni autobiografici. Il protagonista, artista come l’autore stesso, inizia la sua avventura in seguito all’acquisto di un antico casale e al ritrovamento di un vecchio manoscritto. Da qui la sua storia si intreccia con i vari personaggi, portando nella sua vita non solo un grande successo ma anche l’incontro di nuove persone che cambieranno la sua vita. È una lettura piacevole e interessante in cui non mancano l’avventura e il mistero, arrichiti dalle buffe vicissitudini di un visionario convinto di essere Don Chisciotte.
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Un commento
tino cavagnoli
Legato, non si sa perchè, ad Assemini, leggo con piacere la recensione dopo avere aderito con altrettanto piacere all’evento. Grazie ed arrivederci <3