Castello di San Michele a Cagliari
Castellum Castri: vita quotidiana nella Cagliari pisana
Il Castello di San Michele a Cagliari è situato in uno dei sette colli, a 180m s.l.m., da cui si può godere di una vista fantastica su tutta la città e di un bellissimo tramonto sul mare. Il colle di San Michele racconta una lunga storia con tracce che partono dal periodo romano fino ai giorni nostri. Oggi questa fortezza di età giudicale ospita mostre temporanee. Fino al 1° Settembre potrai visitare le mostre “Castellum Castri: vita quotidiana nella Cagliari pisana” e, fino al 24 Novembre, la mostra “Einstein Telescope: in ascolto dell’Universo”.
Da Assemini puoi raggiungere il Castello di San Michele a Cagliari in bus o in macchina.
– Bus CTM:
- bus n°9 direzione Cagliari, fermata viale Trieste;
- bus n°5ZE, fermata via Trieste o via Pola, scendere in via Cinquini (ultima fermata) e salire a piedi lungo il parco di San Michele.
Se invece vai in auto sappi che hanno riaperto il bar del parco e c’è la possibilità di salire in macchine fino ai parcheggi situati vicino al Castello.
Storia del Castello di San Michele
Il castello di San Michele conserva una lunga storia che vede il susseguirsi di vicende militari, nobiliari, di epidemie e infine artistico-culturali. Il colle di San Michele prende questo nome da un’antica chiesa e dal monastero che vi sorgevano, dedicati a San Michele. Prima ancora, in epoca romana, sul colle c’era un tempio dedicato al dio Eusculapio. Il primo impianto del castello nasce probabilmente tra IX e X secolo, avente un’unica torre. La sua funzione era quella di difendere la capitale del Giudicato di Cagliari, Santa Igia.
Secondo ipotesi più plausibili però le due torri più antiche sarebbero state costruite in epoca pisana e la terza sotto gli aragonesi. Nel 1327 la famiglia Carroz ottenne il feudo di San Michele dall’Infante Alfonso d’Aragona e trasformarono il castello da fortezza a lussuosa residenza. Berengario Carroz ospitò fuorilegge e malviventi fino a che le Autorità cagliaritane ottennero l’estradizione di tutti coloro che avevano beneficiato di questi favori. La nobile famiglia spagnola vi risiedette per circa un secolo e mezzo, l’ultima castellana fu la Contessa Violante Carroz detta la sanguinaria perchè, tra le altre cose, fu accusata di aver ucciso un sacerdote.
Il castello fu abbandonato per circa un secolo e usato successivamente come lazzaretto durante la “peste di Sant’Efisio” nel 1652-56. Nel XVIII secolo riprese la sua funzione di difesa contro le milizie napoleoniche nel 1793. Nel 1867 fu venduto al marchese Roberti di San Tommaso che diede l’incarico a Dionigi Scano di restaurarlo, in quest’occasione furono piantati i Pini d’Aleppo nel parco circostante. Dal 1929 al 1972 fu usato come stazione radio-telegrafica della Marina Militare e, successivamente, divenne un centro artistico-culturale come lo conosciamo oggi.
Mostra “Castellum Castri: vita quotidiana nella Cagliari pisana”
Il Castello di San Michele ospita la mostra “Castellum Castri: vita quotidiana nella Cagliari pisana”, visitabile dal 19 Maggio al 1° Settembre, una mostra frutto di una ricerca storica, filologica e iconografica molto interessante. Nata dalla collaborazione tra Orientare e l’Associazione culturale Samarcanda, con l’importante contributo di Lucia Laconi, studiosa e appassionata del Medioevo, dall’architetto e allestitrice Giorgia Origa e della storica dell’arte Orientare, Benedetta Bianchi.
Questa mostra permette di approfondire argomenti in genere poco trattati come la quotidianità e le abitudini delle genti che abitavano nell’antica Castel di Castro. Che abiti indossavano le diverse fasce sociali, con che tessuti venivano prodotti e in che modo venivano colorati? Continuate a leggere per scoprirlo!
Gli abiti della mostra sono stati realizzati nelle migliori sartorie toscane, secondo specifiche ricerche che ne hanno testimoniato i materiali e le tecniche utilizzate. Gli abiti ci danno tante informazioni sullo spaccato di vita quotidiana di queste genti, ci aiutano a capire non solo lo status sociale ma anche le professioni e il loro vissuto quotidiano.
Castello di San Michele a Cagliari: Castellum Castri
Introduzione storica
Dalle Cronache dello storico Ranieri Sardo sappiamo che alla morte del Giudice Guglielmo, non avendo eredi maschi, fu riconosciuta giudicessa sua figlia Benedetta. Pisa le promise protezione e Benedetta giurò fedeltà ai toscani. In quest’occasione gli concedette il colle di San Michele, situato a poca distanza dalla capitale del giudicato: Santa Igia (Santa Gilla). I pisani rivelarono ben presto le loro vere intenzioni e anzichè protettori divennero oppressori. Nel 1258 la città di Santa Igia fu completamente distrutta e Castel di Castro diventò la nuova capitale della Sardegna del sud.
La città, ormai diventata pisana, riprende la classica struttura delle città toscane. All’interno delle mura, sormontate dalle tre torri di San Pancrazio, dell’Elefante e del Leone, c’erano botteghe, magazzini, case, la piazza con i più importanti edifici del potere civile e religioso. Al di fuori delle mura si estendevano i vari borghi in cui abitavano i popolani.
Cosa vedrai alla mostra
Ossevando la mostra scoprirai diverse informazioni relative a personaggi della storia di questo periodo, oltre alla giudicessa Benedetta anche Lamberto Visconti, nobile pisano, Ugolino della Gherardesca, conte di Donoratico. Farai un tuffo nella moda del Medioevo osservando sia gli abiti delle classi sociali meno abbienti che quelli più agiate. In questo periodo in particolare si osserva un progresso nella colorazione della lana ottenuta attraverso coloranti di origine vegetale e animale.
Quando parliamo di Medioevo non possiamo non pensare all’ordine dei Cavalieri Templari, secondo recenti studi presenti anche in Sardegna. Molto probabilmente i Templari giunsero in Sardegna in seguito al matrimonio tra Barisone I e Agalbursa di Bas la cui famiglia vantava diversi cavalieri tra cui il Gran Maestro. In seguito a questo matrimonio i Templari presenti in Catalogna entrarono nel giudicato di Arborea tra questi c’era Raimondo de Gurp. Nella mostra potrai vedere il tipico abbigliamento di questi Cavalieri e scoprire da cosa era composto, i colori e i tessuti.
Tra i diversi personaggi presi in esame per scoprire informazioni su questo periodo storico ci sono anche il Maestro Lemmo Labruti, medico pisano; Pino de Nello, menestrello; Lamberto di San Miniato, giovane ereditiere; Donna Tora Arcari e altri.
Castello di San Michele a Cagliari: non solo Medioevo
Einstein Telescope: in ascolto dell’Universo
Al Castello di San Michele a Cagliari potrai vedere anche la mostra “Einstein Telescope, in ascolto dell’Universo”, situata nel livello superiore. Questa mostra offre una panoramica su un’importante progetto di ricerca europeo che vede la Sardegna candidata a ospitare l’infrastruttura di ricerca nell’area della miniera dismessa di Sos Enattos, in provincia di Nuoro.
Il progetto viene esposto attraverso l’uso di pannelli, video e illustrazioni che mostrano onde gravitazionali, telescopi spaziali e foto della minera di Sos Enattos. Un progetto di ricerca ambizioso con cui, partendo dalla relatività generale di Albert Einstein, si vuole studiare l’Universo con le onde gravitazionali, tornando indietro nel tempo per scoprire come si è formato e si è evoluto. L’Einstein Telescope, futuro rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione, potrà aprire nuove prospettive di ricerca, di conoscenze scentifiche e di innovazione tecnologica con un impatto a livello mondiale.
La miniera dismessa di Sos Enattos ospita dal 2019 il laboratorio SAR-GRAV, progetto dedicato alla ricerca sulle onde gravitazionali. Rappresenta il sito ideale per le sue caratteristiche sismiche, per la scarsa presenza di falde acquifere e per il basso livello di antropizzazione.
Info mostre
La mostra “Castellum Castri” è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20, fino a domenica 1° Settembre. La mostra “Einstein Telescope, in ascolto dell’Universo” invece è visitabile fino al 24 Novembre. Se vuoi approfondire ulteriormente ti consiglio di visitare la mostra durante uno degli appuntamenti organizzati dal centro culturale. Puoi scoprire le date e gli orari tramite la loro pagina Facebook.
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