Barumini: cuore della Marmilla
Da Assemini a Barumini
Da Assemini a Barumini per un’escursione alla scoperta della civiltà nuragica e non solo. Barumini si trova al centro della Marmilla e da Assemini ci si arriva facilmente in 50 minuti di viaggio in auto. In questo paese di circa 1.300 abitanti troverai il famosissimo nuraghe inserito nel 1997 nelle liste del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, chiamato “Su Nuraxi“. Oltre a questo sito archeologico ti consiglio di visitare anche il Polo Museale Casa Zapata e il Centro Giovanni Lilliu. Se non conosci Casa Zapata ti consiglio di andare avanti e leggere direttamente questo paragrafo, sono sicura che non te ne pentirai. Dopo puoi tornare indietro e leggere il resto.
Indice dei contenuti
Ecco cosa troverai in questo articolo:
- Da Assemini a Barumini;
- Fondazione Barumini Sistema Cultura;
- “Su Nuraxi”;
- Polo Museale Casa Zapata;
- Sezione storico-archivistica ed etnografica;
- Nuraxi e’ Cresia (nuraghe della chiesa);
- Centro Giovanni Lilliu;
- Conosci davvero Barumini?
- Ti è piaciuto questo post su Barumini?
Fondazione Barumini Sistema Cultura
Nel 2006 è nata la Fondazione Barumini Sistema Cultura, incaricata dal Comune per gestire tutti i siti culturali del territorio. La crescita della domanda turistica e culturale ha reso necessaria la nascita di questa fondazione che si occupa dei servizi di accompagnamento, biglietteria, manutenzione, custodia e di tutti gli eventi, i laboratori e le manifestazioni creati per valorizzare i beni culturali di questo territorio. Nel loro sito troverete tutte le informazioni utili per organizzare la vostra escursione a Barumini, con orari, prezzi e modalità di visita.
Su Nuraxi
Da sarda posso dire che per molti di noi Su Nuraxi rappresenta la classica gita d’istruzione scolastica delle scuole primarie. Posso anche dire che da piccoli non si riesce a percepire la maestosità e l’importanza di questo sito archeologico tra i più importanti della Sardegna. Non fraintedermi, questi progetti scolastici sono molto importanti per i bambini ed è importante incentivarli, dico solo che per capirne l’importanza servono strumenti che i bambini svilupperanno nel tempo. Da Operatrice culturale per il Turismo penso che molti sardi forse tendano a darlo un po per scontato perchè è parte di noi e che visitarlo da adulti, con più consapevolezza e più conoscenze alle spalle è tutta un’altra cosa.
Su Nuraxi è tra i siti nuragici più importanti e imponenti della Sardegna. La sua maestosità si percepisce sopratutto quando ci avviciniamo e vediamo i grandi blocchi di basalto uno sull’altro, disposti a secco in cerchi concentrici sovrapposti, formando una costruzione perfetta. Alla base la circonferenza è più larga rispetto alla sommità, i filari infatti si stringono mano a mano che si sale verso la parte superiore della torre. Percepiamo ancora meglio la sua maestosità quando capiamo com’era strutturato in origine. Su Nuraxi è un nuraghe complesso costruito in diverse fasi a partire dal XV secolo a.C., composto da una torre centrale che in origine era alta più di 18 metri e da quattro torri angolari. Tutt’intorno si articola un villaggio nuragico di circa 50 capanne, costruito successivamente, insieme a pozzi e cisterne.
Quest’area archeologica fu scoperta dall’archeologo Giovanni Lilliu, considerato il padre dell’archeologia sarda. Fu lui stesso ad occuparsi dalla campagna di scavi negli anni Cinquanta. Nella foto puoi vedere i suoi appunti, conservati al Centro Giovanni Lilliu, a lui dedicato.
Polo Museale Casa Zapata
Il Polo Museale Casa Zapata è stato allestito nel 2006 nell’antico palazzo nobiliare dei baroni aragonesi chiamato appunto Casa Zapata. Si tratta di una residenza signorile ispanica costruita dalla famiglia Zapata a metà del 1500. I discendenti di questa nobile famiglia giunsero in Sardegna nel 1323, quando l’Infante Alfonso si preparava alla conquista dell’isola. Si stabilirono inizialmente a Cagliari e nel 1541 acquistarono la Baronia di Las Plassas, Barumini e Villanovafranca. Oltre a questo, che già meriterebbe una visita, troverai all’interno qualcosa che proprio non ti aspetti!!
La famiglia Zapata costruì la propria residenza sopra un nuraghe trilobato del XVI secolo a.C., lo usò proprio come fondamenta. Questa incredibile scoperta è stata fatta durante i lavori di restauro del palazzo, negli anni Novanta. Il Comune di Barumini aveva acquistato la proprietà nel 1987, dopo la morte dell’ultima baronessa, Donna Concetta Ingarao Zapata, ma l’amministrazione non avrebbe mai potuto immaginare un ritrovamento simile.
Questo nuraghe è stato chiamato “Nuraxi e’ Cresia“ (nuraghe della chiesa) perchè situato vicino alla chiesa parrocchiale, fatta costruire molto probabilmente dalla famiglia Zapata. Durante i lavori di restauro e di scavo del nuraghe sono state inserite delle passerelle e dei pavimenti in vetro per permettere di vedere i resti delle strutture dall’alto, senza compromettere il palazzo. Gli studi in questo nuraghe non sono ancora terminati e sono previste altre campagne per approfondirne la conoscenza.
È davvero affascinante entrare in una casa signorile di quell’epoca e ritrovarsi sopra un nuraghe. Essere circondati da secoli di storia tanto lontani tra loro ma incastonati in un connubio perfetto.
All’interno di Casa Zapata avrai anche la possibilità di vedere la sezione archeologica costituita da circa 180 reperti, ritrovati durante gli scavi de Su Nuraxi. È una collezione molto interessante in cui spiccano i resti del legno olivastro dell’architrave della camera basale del mastio, frammenti di brocche in cui si possono ammirare le bellissime decorazioni, vasi piriformi decorati e tre pintadere di cui due frammentate e una perfettamente conservata e integra.
Sezione storico-archivistica ed etnografica
Nell’area in cui sorge Casa Zapata troverai anche gli edifici che un tempo erano utilizzati per scopi agricoli. Subito dopo l’ingresso, sulla destra, trovi la biglietteria. Nella sala a fianco troverai invece la sezione storico-archivistica in cui sono conservati i documenti dell’archivio della famiglia Zapata e della comunità di Barumini. Potrai vedere inoltre una sezione dedicata alle launeddas, strumento tipico della musica popolare sarda, con pannelli esplicativi e i vari tipi di strumenti che si differenziano in base alla scale musicale riprodotta.
Nella sala più avanti invece potrai vedere una sezione etnografica che ti permetterà di capire com’era la vita di un tempo attraverso tantissimi strumenti di uso quotidiano e del lavoro nelle campagne. Molti sardi hanno ancora qualche oggetto di questo tipo in casa propria ma soprattutto sono oggetti che ricordiamo di aver visto a casa sei nonni. Alcuni oggetti, come il forno che si portava in campagna, non li conoscevo ed è stato bello avere la possibilità di vederli.
Nuraxi e’ cresia (nuraghe della chiesa)
Questo nuraghe trilobato era caratterizzato da un mastio centrale e da tre torri perimetrali, seguite da una cortina muraria. La particolarità di questo nuraghe è la presenza di due cortili, uno interno al bastione in cui è presente un pozzo e uno esterno, collegati da un accesso nella cortina muraria.
A differenza de Su Nuraxi, costruito interamente con pietre basaltiche provenienti dalle pendici dell’altopiano della Giara, Su Nuraxi e’ Cresia è stato costruito con blocchi poligonali in marna locale e solo sporadicamente troviamo il basalto. Grazie agli studi effetuati sappiamo anche che nell’area davanti Casa Zapata, dove oggi c’è il giardino della Chiesa, c’era un villaggio nuragico. Non si sa esattamente quanto fosse esteso ed essendoci anche la Chiesa parrocchiale dell’Immacolata, edificata alla fine del XVI secolo in stile tardo gotico, non è possibile effetuare una campagna di scavo in quest’area.
Centro Giovanni Lilliu
Il Centro Giovanni Lilliu è un centro di promozione culturale dedicato proprio al padre dell’archeologia sarda e scopritore de Su Nuraxi. Qui troverai una mostra mercato dell’artigianato artistico della Sardegna con bellissimi manufatti di oreficeria, ceramica, coltelleria, legno, sughero ecc.. Ripercorrerai la vita e la carriera di Giovanni Lilliu con i suoi appunti e diversi oggetti a lui appartenuti. Il centro ospita inoltre diverse mostre: c’è quella fotografica con gli scatti eseguiti dall’archeologo Lilliu durante gli scavi; un’altra mostra fotografica de Su Nuraxi con le gigantografie del fotografo Gianni Alvito; pannelli esplicativi con alcuni reperti ritrovati in Su Nuraxi e altri provenienti dal territorio sardo; una mostra temporanea realizzata attraverso lo scambio culturale di reperti archeologici provenienti da altre regioni d’Italia; una mostra sugli oggetti trafugati recuperati dai carabinieri.
Conosci davvero Barumini?
Ora, dopo aver letto il post, puoi dirmi se conosci davvero Barumini. Nell’immaginario collettivo quando si parla di Barumini si pensa solo a Su Nuraxi ma come hai visto c’è molto di più. Per visitare questi tre siti c’è un biglietto unico che costa 15€ per gli adulti, mentre il biglietto ridotto pei i bambini dai 7 ai 12 anni costa 7€. Con questo biglietto inoltre avrai la possibilità di avere una tariffa agevolata negli altri siti del territorio come l’orto botanico di Barumini, il nuraghe Arrubiu di Orroli, il Santuario Nuragico Santa Vittoria di Serri, Parco Archeologico Pranu Muttedu di Goni.
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