12 cose da vedere e fare ad Assemini
Vorresti fare le prossime vacanze nel sud Sardegna ma non sai dove andare? Allora sei nel blog giusto! Vieni a scoprire Assemini, città vicino all’aeroporto di Cagliari. Ti stupirà per la varietà di paesaggi, per le splendide ceramiche e per la sua buonissima “Panada”, specialità tipica del luogo.
1. Ex Centro Pilota per la ceramica (temporaneamente chiuso)
Assemini è riconosciuta come città di antica tradizione della ceramica Marchio DOC, quindi al primo posto tra le 12 cose da fare e vedere ad Assemini non posso che mettere l’ex Centro Pilota per la ceramica. Situato in via Lazio, ospita oltre 250 capolavori di artigianato, locale e nazionale. L’Amministrazione Comunale, in seguito a diversi concorsi nazionali, ha raccolto numerose testimonianze di ceramiche provenienti da varie città che fanno parte dell’Associazione Italiana Città della Ceramica. Queste ceramiche sono state esposte insieme a quelle dei nostri eccellenti ceramisti asseminesi. Abbiamo esempi di ceramiche tipiche della tradizione, altre più attuali, arricchite con argento e oro, vere opere d’arte.
La tradizione della ceramica ha origini molto antiche, i primi ritrovamenti infatti risalgono al periodo punico, tra la fine del V e il III secolo a.C., si tratta di vasi attici con decorazioni rosse o completamente verniciati di nero. Si è continuato a tramandare la tradizione nel tempo e a costituire un mestiere molto importante tanto da diventare un centro ceramico d’eccellenza. Si producevano soprattutto stoviglie di uso quotidiano, quindi brocche, scodelle, fiaschi, casseruole etc.
I laboratori venivano realizzati nei cortili delle case campidanesi, chiamati in sardo “strexiaius”, in cui era presente tutto ciò che poteva servire, il pozzo per l’estrazone dell’argilla, le vasche per la decantazione, il tornio, il piano per l’essicazione e il forno a legna realizzato in mattoni crudi (di cui abbiamo un esempio al Parco delle Terrecotte, realizzato qualche anno fa).
2. Botteghe dei ceramisti asseminesi
Tra le 12 cose da vedere e fare ad Assemini c’è sicuramente il tour delle botteghe dei ceramisti asseminesi. Ogni artigiano ha il suo stile e la sua unicità, saranno lieti di mostrarti le loro meravigliose creazioni e potrai acquistare manufatti che traggono ispirazione dalla tradizione sarda o da temi più attuali e di design. Gli artigiani riescono, con grande maestria e passione, a produrre manufatti sempre diversi, ognuno è unico. Alcuni di loro organizzano corsi di ceramica che ti permetteranno di cimentarti in questa splendida arte e di portare a casa un’oggetto realizzato interamente da te.
Alcuni dei più rinomati sono Efisio Usai, Doriana Usai, Elvio Usai, Walter Usai, Simona Mostallino, Giuseppe Locci, Cav. Luigi Nioi, Daniele Carboni, Francesco Farci, Andrea Farci, Ignazia Tinti, Luca Cossu, Giovanni Deidda e Maria Grazia Gavini.
3. Tour dei murales
Tra le 12 cose da vedere e fare ad Assemini c’è anche il tour dei murales e tra questi vedrai anche il murales più lungo della Sardegna. Si tratta di un murale lungo 65 metri intitolato “Fabula” e realizzato dall’artista Rosaria Straffalaci in collaborazione con Pietrina Atzori. I murales ad Assemini nascono nel 2017 con il progetto “Innamor’art”. Nel link che trovi nel titolo di questo paragrafo potrai vedere il percorso che ho creato per te e approfondire l’argomento.
4. Collezione “Sonus de su mundu” (suoni del mondo)
La collezione Sonus de su mundu nasce tanti anni fa dalla passione di Antonio Ghiani per le launeddas, strumento a fiato tipico sardo, estesa poi agli strumenti popolari di diverse parti del mondo. Questa collezione vanta più di settecento tra strumenti e oggetti sonori realizzati in diversi materiali: legno, canne, ferro, ottone, bronzo, bambù, pelle animale, zucche, ossa e altri ancora.
La visita inizia con gli strumenti della tradizione sarda tra cui troviamo le bellissime Launeddas dei primi anni del Novecento, si prosegue con quelli di origine africana, americana, europea e dei Paesi dell’Est. Visitare questo museo vuol dire fare un viaggio incredibile alla scoperta della musica, della storia, delle credenze popolari e delle tradizioni dei popoli di diverse parti del mondo.
È una collezione privata allestita nella casa del signor Ghiani e a cui si può accedere su prenotazione, non c’è un biglietto d’ingresso ma si può lasciare un’offerta per poter ampliare questa bellissima collezione.
5. 12 cose da vedere e fare ad Assemini: Centro storico
Il centro storico è il cuore di ogni città, solo da qui puoi capire veramente la sua anima. Ad Assemini il centro storico nasce intorno alle chiese di San Pietro e San Giovanni Battista, due chiese storiche costruite tra X e XI secolo. Oltre a queste troverai il Vecchio Municipio, costruito alla fine del XVIII secolo in stile Neoclassico; le tipiche case campidanesi costruite in “ladiri” con i bellissimi portoni in legno o ferro; i cavallucci in ceramica sui tetti; infine i resti di una storia affascinante, quella del Conte Angelo Ceconi, personaggio importantissimo nella storia di Assemini nel primo Novecento. Clicca nel link del titolo del paragrafo per approfondire.
Chiesa di San Giovanni Battista
Risalente al X secolo circa, rappresenta una testimonianza importantissima dell’epoca bizantina per tutto il bacino mediterraneo. Al suo interno sono custodite preziosissime testimonianze epigrafiche in lingua greca in cui vengono nominati Torcotorio arconte, sua moglie Getite e Nispella, moglie di un altro Torcotorio. Questi personaggi rivestono una particolare importanza storica nel periodo compreso tra X e XI secolo, nel momento di passaggio tra età bizantina e giudicale. Al suo interno possiamo anche ammirare un bellissimo capitello di tipo composito a foglia d’acqua con sei foglie lisce e ricurve verso l’esterno, datato al V secolo d.C., murato vicino all’ingresso e usato come acquasantiera.
La pianta, a croce greca inscritta in un quadrato, è caratterizzata da una cupola all’incrocio dei bracci con quattro camere angolari e da un’abside rivolta ad Est. La cupola, retta da quattro pilastri, è inserita entro un tiburio. È proprio la planimetria a renderla unica nel suo genere perché le altre chiese bizantine presenti in Sardegna che hanno uno sviluppo planimetrico cruciforme hanno una pianta a croce libera. E’ costruita interamente in pietra calcarea e, nella facciata, possiamo notare un grazioso campanile a vela e una porta lignea. La chiesa si può visitare tutti i giorni feriali dalle 9 alle 11 e dalle 16.30 alle 18.30. Prenotare al numero 070941565, in base agli orari dell’ufficio parrocchiale della Chiesa di San Pietro.
Chiesa di San Pietro
La Chiesa di San Pietro è stata costruita in epoca bizantina, intorno all’XI secolo. Dopo numerose modifiche è diventata un bellissimo esempio di architettura gotico-catalana, datata tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. La facciata è caratterizzata da un terminale piatto merlato e da un portale a sesto acuto, sormontato da un’ampia luce quadrangolare.
A sinistra svetta il campanile a canna quadrata. I primi due ordini sono dell’impianto originario, mentre quelli superiori, in cui vennero alloggiate le tre campane e i quattro orologi, sono settecenteschi. Il tutto è terminato da un cupolino ricoperto da tegole in ceramica smaltata. E’ molto importante e caratteristico perchè tra i più alti della Sardegna, in tutto 28,50 metri.
La pianta, a navata unica, è divisa da quattro archi a sesto acuto, in cui, successivamente, sono state costruite sette cappelle laterali, tre sulla sinistra e quattro sulla destra, caratterizzate da diversi sistemi di coperture. Dallo stile possiamo affermare che sono state costruite nel corso del XVI secolo. A questo periodo è ascrivibile anche la ricostruzione del presbiterio, a cui è stato aggiunto il transetto, che dà alla pianta la forma a croce latina. Nel XVIII secolo il presbiterio fu arricchito con un altare in marmo intarsiato, datato al 1740. Pochi anni dopo fu aggiunta la fonte battesimale nello stesso stile, datata al 1747.
6. 12 cose da vedere e fare ad Assemini: complesso naturalistico “Is Olias”
Is Olias, ovvero “le olive”, azienda agricola con uno storico uliveto appartenuto alla famiglia Borghesani. Furono tra i primi in tutto il territorio ad avere delle grosse macine per la spremitura delle olive, inizialmente in pietra poi motorizzata. Dopo diversi passaggi di eredità fu venduto tutto ai comuni confinanti: Assemini, Capoterra, Sarroch, Uta, Villa San Pietro e la Provincia di Cagliari.
Nel 2006 fu studiato un progetto integrato territoriale per realizzare delle strutture ricettive per valorizzare il territorio e creare una porta d’accesso per il Parco Naturale di Gutturu Mannu. Questo meraviglioso complesso naturalistico di 230 ettari è costituito da numerosi sentieri che portano alle cime di Punta S’Acquaferru, Monte Arbu e Punta de S’Omu. Oggi questo complesso naturalistico appartiene per il 60% al territorio di Assemini e il restante 40% al territorio di Capoterra. La struttura è sede di raduni nazionali di boy-scout e delle Protezione Civile.
7. 12 cose da vedere e fare ad Assemini: Laguna di Santa Gilla
La Laguna di Santa Gilla si estende per 15.000 ettari e rappresenta una delle zone umide più importanti d’Europa. Fa parte dei comuni di Cagliari, Assemini, Elmas e Capoterra. É un’oasi naturale in cui tantissime specie di uccelli hanno trovato il loro habitat e alcuni di loro, come i bellissimi Fenicotteri rosa, chiamati in sardo “sa genti arrubia”, hanno iniziato a nidificare. Tra maggio e giugno infatti si può assistere alla nascita dei Pulli.
Oltre all’importanza naturalistica, la laguna riveste grande interesse anche per la sua storia. Abitata già in epoca nuragica per le sua ottima posizione che permetteva di avvistare i nemici, era un ottimo scalo commerciale ed era ricca di cacciagione e pesci per la sussistenza della comunità. Nei suoi fondali sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici sia di epoca nuragica che delle civiltà che si sono susseguite, alcuni di questi si possono vedere al Museo Archeologico di Cagliari.
8. 12 cose da vedere e fare ad Assemini: Saline Conti-Vecchi
Si tratta di una vasta area naturalistica e di un sito di archeologia industriale all’interno di un impianto ancora in funzione, valorizzato dal FAI. Ammirando il vecchio edificio della direzione, l’officina e l’ex falegnameria sarai trasportato indietro nel tempo, negli anni Trenta. Fu un periodo di massimo splendore per l’impianto industriale, all’avanguardia ed eco sostenibile. Gli uffici sono stati arredati con oggetti storici e documenti d’archivio consultabili. Nell’officina potrai guardare il video-racconto proiettato sulla parete che illustra la storia dell’impianto, dalla sua costruzione al suo sviluppo, il villaggio degli operai, le tecniche di produzione del sale e l’ambiente naturalistico e faunistico in cui è inserita.
Potrai fare un giro con il trenino accompagnato dalla guida che ti mostrerà le vasche di raccolta del sale spiegandoti tutte le fasi e le tecniche usate per la produzione. Durante questo giro ammirerai le colonie di uccelli acquatici, parliamo di 35.000 esemplari che popolano questa bellissima oasi, tra cui fenicotteri rosa ed aironi.
Periodicamente il FAI organizza degli eventi speciali come aperitivi al tramonto o passeggiate guidate alle rovine del villaggio operaio. Visita il sito del FAI per scoprire se durante la tua permanenza ad Assemini è previsto qualche evento, oppure contattami tramite il form CONTATTI e ti darò le informazioni che ti servono.
9. 12 cose da vedere e fare ad Assemini: Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu
Il nome di questo meraviglioso Parco significa “grande gola”, è un canyon attraversato dal torrente omonimo e territorialmente comprende dieci comuni, tra cui Assemini. Si estende per 35 mila ettari ed è caratterizzato da una ricchezza naturalistica e faunistica non indifferente. Ci sono diversi sentieri segnalati, alcuni a livello escursionistico e altri, più impegnativi, per i più allenati. Se non sei pratico e vuoi fare un percorso importante ti consiglio di farti accompagnare da una guida escursionistica. Contattami e ti indicherò delle guide abilitate a cui puoi rivolgerti. Se vuoi farti un’idea dei sentieri puoi visitare il sito Sardegnasentieri.it in cui troverai tante informazioni utili.
Mitza Fanebas
Io ti consiglio una passeggiata a Mitza Fanebas, bellissima area che prende il nome dalla sorgente (mitza) e dove scorre il rio Gutturu Mannu. Qui si formano delle cascatelle e delle piscine naturali dove, tra maggio e giugno, se si è fortunati, si può fare il bagno. L’area è attrezzata con tavoli e punti fuoco in cui potrai arrostire e fermarti per fare un pic-nic. (ATTENZIONE, dal 1° giugno al 31 ottobre è vietato in tutto il territorio regionale accendere fuochi per l’elevato rischio di incendio boschivo).
Potrai addentrarti ad ammirare il sottobosco. In autunno sarai ammaliato dai suoi bellissimi colori e dal profumo inconfondibile di muschio, funghi, erbe selvatiche e legno bagnato. Camminando tra sughere, corbezzoli, lentischi, lecci, tassi e l’immancabile macchia mediterranea, potrai assaporare i dolcissimi corbezzoli lungo il sentiero.
Tra la vegetazione troverai i resti di un antico insediamento nuragico formato in passato da numerose capanne e da un nuraghe. L’area non è valorizzata quindi vedrai solo pochi resti ma è affascinante vedere come le antiche civiltà avessero trovato qui il loro rifugio, d’altronde c’era tutto ciò che poteva servire loro: cacciagione, acqua e materiali per costruire i loro villaggi.
Successivamente l’area fu frequentata anche dai Romani che costruirono strade, visibili ancora oggi in alcuni tratti. L’area è popolata da numerosi animali: cervi, cinghiali, donnole, gatti selvatici, volpi, astori, acquile reali, falchi pellegrini, poiane, geotritoni e tanti altri.
10. 12 cose da vedere e fare ad Assemini: mangiare Sa Panada
Sa Panada non può mancare nella lista delle cose che devi assolutamente provare e in questo caso gustare. Piatto tipico conosciuto in tutta la Sardegna, ma è entrato a far parte della tradizione solo in alcuni comuni, uno dei più rinomati è sicuramente Assemini, che nel 2016 ha ricevuto la certificazione PAT (prodotto agroalimentare tradizionale tipico della regione Sardegna) per la panada alle anguille.
È una torta salata costituita da una sorta di contenitore di pasta con coperchio. È preparata con farina, semola, strutto, olio d’oliva e sale, al suo interno ci possono essere diversi condimenti: carne, verdure o pesce, conditi con pomodoro secco, patate, prezzemolo, aglio e cucinata in forno. La più famosa è quella di anguille, in passato infatti la principale attività di sussistenza ad Assemini era la pesca, grazie alla vicinanza della laguna di Santa Gilla.
Secondo una leggenda un gruppo di pescatori avevano pescato nella laguna di Santa Gilla delle bellissime anguille. Volevano cucinarle ma non avevano con loro né spiedo né graticola, quindi a una delle mogli del gruppo di pescatori venne in mente di usare la pasta di pane avanzata per fare una sorta di pentola chiusa con un coperchio, cucinando così l’anguilla al suo interno.
In realtà è difficile stabilire la vera origine della panada, alcuni sostengono che già all’epoca nuragica si consumasse questa deliziosa pietanza, altri invece la riconducono alla tradizione spagnola. Nelle isole baleari si prepara un piatto molto simile, chiamato panades, si differenziano solo per l’uso di alcuni ingredienti diversi.
Panad’Arte
Dal 1990 l’associazione Sant’Andrea di Assemini in collaborazione con il comune hanno voluto associare la panada a una festa, creando così l’evento Panad’Arte. La festa si tiene ogni anno tra settembre e ottobre. Durante la manifestazione potrai assistere alla preparazione della panada seguita dalla sua degustazione. La Panada viene inoltre venduta in numerosi pastifici qui ad Assemini, hai solo l’imbarazzo della scelta.
11. Museo etnografico di Bruno Atzeni
Questo che ti presento ora non è un museo istituzionale ma è frutto della passione per gli oggetti antichi sardi del signor Bruno Atzeni. Questo signore di mestiere fa il tappezziere e nella sua bottega ha due grandi vetrine. Ogni anno nel periodo natalizio allestiva un bellissimo presepe, dopodichè ha voluto mettere in mostra tutti gli oggetti antichi sardi che aveva. Alcuni sono appartenuti alla sua famiglia, altri li ha acquistati negli anni. Ha realizzato una sorta di casa museo con tanti oggetti interessanti. Clicca nel link nel titolo del paragrafo per approfondire.
12. 12 cose da vedere e fare ad Assemini: Shopping
Lo shopping non può mai mancare quando si visita una nuova città. Gabriella e gli altri negozianti di Assemini, sempre gentili e disponibili, saranno felici di aiutarti a trovare qualcosa di speciale per te o per qualcuno a te caro.
Ti consiglio alcuni dei miei negozi preferiti qui ad Assemini, ben forniti, con ottimi prodotti e sempre con qualche novità, sono sicura che ti piaceranno!
- Erboristeria CaliBio: erboristeria, bioprofumeria e idee regalo ecosotenbili. Tanti prodotti per la cura della persona, per adulti e bambini; ma anche tisane biologiche, tazze e tanto altro, sempre con un occhio di riguardo a materiali naturali e riciclabili. Via Sardegna 34/D;
Enoteca Don Alvaro: vasta scelta di pregiate etichette di vini sardi, spumanti e champagne, distillati, birre artigianali ma anche ottimi cioccolatini, dolci e farine di qualità. Via Cagliari 227;
- La bottega del sughero: Laboratorio artigiano di Massimo Mattana, borse e accessori in sughero di ottima fattura e dal design moderno, davvero splendidi. Via Principe di Piemonte 35;
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3 commenti
Giovanna
Assemini si sta rivelando ogni volta che ti leggo, sempre più ricca e interessante!
Priscilla
Mi sono imbattuta in qualche riferimento alle ceramiche in qualche romanzo storico letto di recente… Devo cercare il titolo
Susanna
Fammi sapere, lo leggo volentieri, mi hai incuriosito 🙂